Colite Ulcerosa e Invalidità Civile

Cos’è la colite ulcerosa? La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica intestinale (MICI) che colpisce il colon e il retto, causando infiammazione e ulcere nella mucosa intestinale. La condizione è caratterizzata da periodi di remissione alternati a riacutizzazioni.

Cause e sintomi Le cause esatte della colite ulcerosa non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che fattori genetici e ambientali possano contribuire alla sua insorgenza. I sintomi più comuni includono:

• Diarrea cronica con presenza di sangue e muco

• Dolori addominali

• Perdita di peso

• Affaticamento

• Anemia

• Febbre nei casi più gravi

Diagnosi e trattamento La diagnosi viene effettuata tramite colonscopia con biopsia, esami del sangue e test delle feci. Il trattamento prevede l’uso di farmaci antinfiammatori (come mesalazina e corticosteroidi), immunosoppressori e, nei casi più gravi, interventi chirurgici come la colectomia.

Invalidità civile per colite ulcerosa In Italia, l’invalidità civile viene riconosciuta sulla base della gravità della malattia e del suo impatto sulla vita quotidiana e lavorativa. L’INPS valuta il grado di invalidità considerando l’entità del danno funzionale.

Percentuali di invalidità riconosciute Le percentuali di invalidità per la colite ulcerosa variano in base alla severità della patologia:

• Colite ulcerosa lieve: 11-40% di invalidità

• Colite ulcerosa moderata: 41-60% di invalidità

• Colite ulcerosa grave o con complicanze: 61-100% di invalidità

Un’invalidità superiore al 74% consente l’accesso a benefici assistenziali ed economici, mentre un’invalidità del 100% può dare diritto all’indennità di accompagnamento.

La colite ulcerosa è una patologia invalidante che può compromettere in modo significativo la qualità della vita. Il riconoscimento dell’invalidità civile dipende dalla gravità dei sintomi e dall’incidenza della malattia sulla funzionalità quotidiana. Per ottenere il riconoscimento, è fondamentale presentare un’adeguata documentazione medica e sottoporsi alla visita medico-legale dell’INPS.