L’Articolo 17 della Costituzione italiana garantisce il diritto di riunione, un principio fondamentale per la partecipazione democratica e la libertà di espressione. Questo diritto consente ai cittadini di incontrarsi pacificamente per discutere idee, manifestare opinioni e promuovere iniziative di interesse comune.

Il testo dell’Articolo 17

L’Articolo 17 recita:

“I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.”

Questa disposizione stabilisce tre principi fondamentali:

  1. Diritto di riunione pacifica e senz’armi: ogni cittadino può partecipare a incontri e manifestazioni, purché avvengano senza l’uso di armi e in modo pacifico.

  2. Libertà di riunione in luoghi privati e aperti al pubblico: per incontri in spazi privati o aperti al pubblico (ad esempio, sale conferenze o teatri), non è necessario alcun preavviso alle autorità.

  3. Preavviso per riunioni in luoghi pubblici: per assemblee o manifestazioni in piazze, strade o altri spazi pubblici, è richiesto un preavviso alle autorità, che possono vietarle solo in caso di pericoli per la sicurezza o l’ordine pubblico.

Significato e importanza dell’Articolo 17

L’Articolo 17 tutela un diritto essenziale in una società democratica: la libertà di riunione consente ai cittadini di esprimere opinioni, protestare contro decisioni politiche e organizzare eventi culturali, sociali o religiosi. Questo diritto è strettamente legato alla libertà di espressione (Articolo 21) e alla libertà di associazione (Articolo 18), costituendo un pilastro della vita democratica.

Nel contesto europeo, il diritto di riunione è riconosciuto anche dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) all’Articolo 11, rafforzando ulteriormente la sua tutela.

Limitazioni e garanzie

Pur essendo un diritto garantito, la Costituzione prevede alcune limitazioni:

  • Divieto di riunioni violente o armate: le riunioni devono avvenire in modo pacifico e senza armi, per evitare situazioni di pericolo.

  • Obbligo di preavviso per riunioni in luoghi pubblici: l’obbligo di informare le autorità consente di gestire l’ordine pubblico e prevenire eventuali disordini.

  • Possibilità di divieto solo per comprovati motivi di sicurezza: le autorità possono vietare una manifestazione solo se esistono ragioni oggettive di pericolo per la sicurezza o l’incolumità pubblica.

Questi limiti sono necessari per bilanciare il diritto di riunione con la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza collettiva.

L’Articolo 17 della Costituzione italiana rappresenta una garanzia essenziale per la democrazia e la partecipazione civica. Il diritto di riunione consente ai cittadini di esprimersi collettivamente, contribuendo al dibattito pubblico e alla costruzione di una società libera e aperta. Tuttavia, come ogni diritto, deve essere esercitato nel rispetto della legge e della sicurezza pubblica, evitando abusi o degenerazioni violente.

 

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