La cefalea a grappolo è una delle forme più dolorose di mal di testa, tanto da essere definita “cefalea suicida” per l’intensità del dolore che provoca. Si tratta di un disturbo neurologico caratterizzato da attacchi unilaterali severi, localizzati nella regione orbitale o temporale, che si manifestano con episodi ricorrenti nel tempo. A differenza dell’emicrania, la cefalea a grappolo ha una durata minore ma un’intensità devastante, spesso accompagnata da sintomi come lacrimazione, congestione nasale e agitazione motoria.

Impatto sulla Qualità della Vita

Le persone affette da cefalea a grappolo vedono la loro vita quotidiana compromessa a causa della frequenza e della gravità degli attacchi. Il dolore è talmente intenso da rendere impossibile lo svolgimento delle normali attività lavorative e sociali. Molti pazienti soffrono di insonnia, depressione e ansia, aggravando ulteriormente il quadro clinico.

Cefalea a Grappolo e Riconoscimento dell’Invalidità Civile

Nonostante la severità della patologia, il riconoscimento dell’invalidità civile per la cefalea a grappolo è ancora un tema dibattuto. Attualmente, la tabella annessa al DM 05/02/1992 rappresenta il riferimento legale per la valutazione dell’invalidità civile in Italia, ma non include in maniera esplicita questa patologia tra le condizioni riconosciute. In passato, un tentativo di aggiornare questa tabella con nuove patologie, tra cui la cefalea a grappolo, è stato respinto in sede parlamentare. Tuttavia, l’INPS ha successivamente introdotto delle linee guida per la valutazione degli stati invalidanti, che, pur non avendo valore di legge, vengono spesso utilizzate nelle valutazioni mediche.

Possibilità di Riconoscimento

Per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, il paziente deve dimostrare l’impatto invalidante della patologia attraverso certificazioni mediche dettagliate, documentazione specialistica e il ricorso a criteri analogici rispetto ad altre condizioni riconosciute. In alcuni casi, la cefalea a grappolo può essere considerata nell’ambito delle patologie neurologiche gravi, permettendo l’ottenimento di un punteggio percentuale di invalidità sufficiente per l’accesso a benefici assistenziali e previdenziali.

La cefalea a grappolo è una malattia fortemente debilitante che meriterebbe un riconoscimento più chiaro nell’ambito dell’invalidità civile. L’aggiornamento della tabella di riferimento o un maggiore utilizzo di criteri flessibili da parte delle commissioni mediche potrebbero garantire ai pazienti un sostegno adeguato, migliorando la loro qualità di vita e il loro accesso a cure specifiche. Le associazioni di pazienti e gli esperti del settore continuano a battersi per un maggiore riconoscimento della cefalea a grappolo come condizione invalidante, affinché chi ne soffre possa ottenere il supporto necessario.

Classificazione Secondo l’ICD-11

Nel sistema di classificazione internazionale delle malattie (ICD-11), la cefalea a grappolo è codificata come:

  • 8A8A.0 – Cefalea a grappolo: Questa categoria include la forma episodica e cronica della malattia.

    • 8A8A.00 – Cefalea a grappolo episodica: Attacchi che si verificano in periodi limitati nel tempo (grappoli) separati da fasi di remissione.

    • 8A8A.01 – Cefalea a grappolo cronica: Attacchi che persistono per più di un anno senza remissione o con remissioni inferiori a tre mesi.

Questa suddivisione consente una diagnosi più specifica e una gestione personalizzata del paziente.

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