*“Quando la Corte dichiara l’illegittimità costituzionale di una norma di legge o di atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione.

La decisione della Corte è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.”*

1. Introduzione

L’articolo 136 della Costituzione spiega cosa accade dopo che la Corte Costituzionale dichiara una legge incostituzionale.
È una norma di grande importanza pratica, perché definisce gli effetti delle sentenze della Corte sul sistema giuridico italiano e sul principio di supremazia della Costituzione.

2. La perdita di efficacia della norma incostituzionale

Secondo l’articolo 136, quando la Corte Costituzionale stabilisce che una legge o un atto avente forza di legge è in contrasto con la Costituzione, quella norma:

  • perde efficacia (cioè non può più essere applicata),

  • a partire dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale.

In pratica, la legge dichiarata incostituzionale smette di esistere nell’ordinamento giuridico: non può più essere invocata nei processi, né applicata dalle autorità.
Questo effetto viene definito “effetto abrogativo” della sentenza costituzionale.

3. La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale

La Costituzione prevede che ogni decisione della Corte sia pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Questa pubblicazione serve a:

  • rendere pubblica e ufficiale la decisione,

  • permettere a tutti (cittadini, giudici, avvocati, amministrazioni) di conoscerne il contenuto,

  • garantire la trasparenza dell’attività della Corte.

Solo dal momento della pubblicazione la sentenza produce effetti giuridici vincolanti.

4. Effetti retroattivi e limiti

In linea generale, la norma dichiarata incostituzionale cessa di valere da quel momento in poi.
Tuttavia, poiché la Corte afferma che la norma era incostituzionale sin dall’origine, i suoi effetti possono incidere anche su atti e processi ancora in corso, che devono essere decisi come se quella norma non fosse mai esistita.
Questo rafforza l’idea che la Costituzione è la legge suprema dello Stato e che nessuna legge ordinaria può violarla.

5. Il significato costituzionale dell’articolo 136

L’articolo 136 realizza pienamente il principio di rigidità della Costituzione:
nessuna legge può prevalere su di essa, e se una legge la contraddice, viene eliminata automaticamente dall’ordinamento.
In questo modo, il sistema giuridico resta coerente e fedele ai valori fondamentali della Repubblica: la libertà, l’uguaglianza, la democrazia e la tutela dei diritti inviolabili.

6. Conclusione

L’articolo 136 della Costituzione, pur essendo breve, ha un peso enorme nel garantire la forza e la superiorità della Carta fondamentale.
Grazie a esso, le decisioni della Corte Costituzionale non restano semplici dichiarazioni di principio, ma hanno effetti concreti e vincolanti sull’ordinamento.

In altre parole, questo articolo assicura che la Costituzione non sia solo un testo da rispettare in teoria, ma una legge viva, capace di correggere ogni deviazione e di proteggere i diritti dei cittadini contro qualsiasi abuso legislativo.

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