L’anchilosi è una condizione patologica caratterizzata dalla perdita totale o parziale della mobilità di un’articolazione, spesso a causa di processi infiammatori, degenerativi o traumatici. Questa condizione può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre, limitando la capacità di svolgere attività quotidiane e lavorative.

Quando l’anchilosi compromette in modo grave la funzionalità motoria, può rientrare tra le patologie riconosciute ai fini dell’invalidità civile, permettendo alla persona di accedere a benefici economici, assistenziali e lavorativi. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste questa condizione e quali sono i diritti riconosciuti.

Cos’è l’Anchilosi e Quali Sono le Cause?

L’anchilosi si verifica quando un’articolazione perde la capacità di movimento a causa della fusione dei capi articolari o di una rigidità estrema dei tessuti circostanti. Le cause più comuni includono:

  • Artrite reumatoide e altre malattie autoimmuni.
  • Artrosi avanzata con degenerazione della cartilagine.
  • Esiti di traumi o fratture con cicatrizzazione anomala.
  • Infezioni articolari gravi (come osteomielite o artrite settica).
  • Malformazioni congenite o condizioni genetiche rare.

A seconda dell’articolazione colpita e del grado di compromissione, l’anchilosi può causare disabilità motorie più o meno gravi, influenzando la capacità di camminare, usare le mani o svolgere movimenti essenziali.

Anchilosi e Invalidità Civile: Quali Sono i Diritti?

L’invalidità civile in Italia è riconosciuta a chi presenta una riduzione permanente della capacità lavorativa o, in caso di soggetti non lavoratori, una limitazione significativa nelle attività quotidiane.

La valutazione dell’invalidità per anchilosi dipende da diversi fattori:

  • L’articolazione coinvolta (es. ginocchio, anca, spalla, mano).
  • Il grado di compromissione (parziale o totale).
  • L’impatto sulla deambulazione e sull’autonomia personale.

Percentuali di Invalidità per Anchilosi

Il Ministero della Salute, attraverso le tabelle di riferimento, assegna specifiche percentuali di invalidità in base alla gravità della condizione:

  • Anchilosi di un’anca o di un ginocchio in posizione viziata: dal 50% al 70% di invalidità.
  • Anchilosi di entrambe le anche o entrambe le ginocchia: fino all’80% di invalidità.
  • Anchilosi della colonna vertebrale con grave rigidità: 75%-90% di invalidità.
  • Anchilosi delle mani (pollice o più dita) con perdita funzionale: dal 50% al 75%.

Se il punteggio di invalidità supera il 74%, il paziente può accedere a benefici economici, come l’assegno mensile di assistenza. Se l’invalidità riconosciuta è del 100%, si ha diritto alla pensione di inabilità civile.

Altri Benefici e Agevolazioni

Oltre all’assegno di invalidità, chi soffre di anchilosi con grave compromissione può accedere a:

  • Esenzioni ticket sanitari per visite ed esami diagnostici.
  • Agevolazioni lavorative previste dalla Legge 104/92, tra cui permessi retribuiti per sé o per il caregiver.
  • Detrazioni fiscali e contributi per ausili ortopedici e protesi.
  • Esenzione dal bollo auto e IVA agevolata al 4% per l’acquisto di un veicolo adattato.

 

L’anchilosi, a seconda della sua gravità, può avere un impatto importante sulla vita quotidiana e lavorativa. Fortunatamente, il sistema di invalidità civile riconosce questa condizione e offre supporto economico e assistenziale a chi ne ha bisogno. Se tu o un familiare soffrite di anchilosi e volete avviare una pratica per il riconoscimento dell’invalidità, è consigliabile rivolgersi a un medico legale o a un patronato per ricevere la giusta assistenza.

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