“La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.
La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.”*
Significato dell’articolo
L’articolo 45 riconosce alla cooperazione un valore costituzionale, considerandola non soltanto una forma di impresa, ma uno strumento di giustizia sociale e sviluppo economico. Essa si basa su due principi fondamentali:
– Mutualità
La cooperativa nasce per fornire vantaggi ai propri soci (es. lavoro, beni o servizi), non per generare profitti da distribuire a soggetti esterni. Il suo scopo è l’aiuto reciproco.
– Assenza di fini di speculazione privata
La cooperazione, per essere costituzionalmente protetta, non può avere scopo di lucro personale. Ciò la distingue dalle società lucrative: non esiste un “padrone”, ma un gruppo di soci con diritti e doveri paritari.
– Ruolo dello Stato secondo la Costituzione
L’articolo 45 impone alla Repubblica (cioè allo Stato, Regioni, Comuni e altri enti pubblici) di:
Promuovere lo sviluppo del movimento cooperativo
Favorire la crescita delle cooperative (con agevolazioni, incentivi, formazione)
Controllare che mantengano i requisiti di mutualità e assenza di fini speculativi
Questo significa che lo Stato deve essere attivo: non può restare neutrale, ma deve sostenere chi coopera secondo principi etici e solidali.
La cooperazione ha radici profonde in Italia, e grazie anche all’articolo 45 è cresciuta in vari settori:
Cooperative di lavoro: i soci lavorano nell’impresa (es. edilizia, trasporti, servizi ambientali)
Cooperative agricole: gestione condivisa delle terre o dei prodotti
Cooperative di consumo: gruppi di cittadini che acquistano beni insieme (es. Coop)
Cooperative sociali: forniscono servizi educativi, assistenziali, sanitari o impiegano persone svantaggiate
Cooperative di abitazione: costruzione e gestione di case per i soci
Oggi il movimento cooperativo italiano:
Impiega oltre un milione di persone
Conta più di 70.000 cooperative attive
Ha un peso rilevante nel welfare, nell’agricoltura e nella sanità
L’articolo 45 è sempre più attuale, soprattutto in tempi di crisi economica, disuguaglianze e trasformazioni sociali. Le cooperative rappresentano una risposta concreta e democratica a problemi complessi come:
La disoccupazione giovanile
Il lavoro precario
L’abbandono delle aree interne
L’inclusione sociale di soggetti fragili
Le cooperative, in quanto impresa collettiva e solidale, sono anche protagoniste della transizione ecologica e dell’economia circolare, oltre che strumenti per la rigenerazione urbana e rurale.
L’articolo 45 della Costituzione Italiana sancisce il valore costituzionale della cooperazione, riconoscendola come strumento di progresso economico, sociale e civile, alternativo all’impresa capitalistica pura.
In un’economia sempre più segnata da squilibri e crisi, la cooperazione può offrire modelli inclusivi, democratici e sostenibili, capaci di creare lavoro dignitoso e benessere condiviso.

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