“I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione.
Se sono membri del Parlamento, non possono conseguire promozioni se non per anzianità.
Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto d’iscriversi a partiti politici per i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i funzionari e gli agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari.”

1. Introduzione

L’articolo 98 della Costituzione italiana si colloca nella Parte I, Titolo IV (“I rapporti politici”), e disciplina il rapporto tra pubblico impiego e servizio alla collettività, ponendo limiti e garanzie per assicurare l’imparzialità, la neutralità e l’efficienza dell’amministrazione pubblica.
L’articolo esprime un principio fondamentale: chi lavora per lo Stato serve la Nazione, non un partito o un interesse privato.

2. “I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione”

Questa disposizione afferma che l’amministrazione pubblica è al servizio dell’interesse generale, non di gruppi, partiti o persone.
Il pubblico dipendente, quindi, deve operare con imparzialità e disciplina, secondo l’articolo 97 della Costituzione, che richiede il buon andamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione.

 Significato pratico:
Un funzionario pubblico non può usare il proprio ruolo per fini politici o personali. Ad esempio, un dirigente comunale non può favorire un’impresa “amica” o agire per vantaggio elettorale.

3. Pubblici impiegati membri del Parlamento

Il secondo comma stabilisce che, se un pubblico impiegato è eletto in Parlamento, non può ottenere promozioni se non per anzianità.
Ciò serve a evitare che l’attività politica influisca sulla carriera amministrativa, garantendo autonomia e indipendenza dell’amministrazione da eventuali pressioni o favoritismi.

4. Limitazioni all’iscrizione ai partiti politici

Il terzo comma prevede la possibilità di introdurre, con legge, limitazioni alla libertà di iscriversi a partiti politici per alcune categorie di dipendenti pubblici:

  • Magistrati,

  • Militari di carriera in servizio attivo,

  • Funzionari e agenti di polizia,

  • Rappresentanti diplomatici e consolari.

Queste limitazioni mirano a preservare la neutralità di chi esercita poteri particolarmente delicati (come la giurisdizione, la sicurezza, la diplomazia).
Ad esempio, un giudice deve essere imparziale e non può mostrare appartenenza politica che comprometta la fiducia dei cittadini nella giustizia.

5. Collegamenti con altri articoli costituzionali

  • Art. 97: impone il buon andamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione.

  • Art. 54: stabilisce che i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche devono adempierle con disciplina e onore.

  • Art. 51: garantisce l’accesso agli uffici pubblici in condizioni di uguaglianza.

Insieme, questi articoli costruiscono un quadro coerente in cui il servizio pubblico è visto come una funzione al servizio dello Stato democratico e non come un privilegio.

6. Conclusione

L’articolo 98 rappresenta una garanzia di democrazia e imparzialità nella gestione della cosa pubblica.
Ribadisce che il dipendente pubblico non è un servitore del potere politico, ma un servitore della Nazione, chiamato a perseguire l’interesse collettivo con lealtà, trasparenza e responsabilità.

In sintesi:
L’articolo 98 della Costituzione è un pilastro dell’etica pubblica italiana, che tutela l’imparzialità dello Stato e rafforza la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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