Il Disturbo da Binge Eating (BED) è una patologia psichiatrica caratterizzata da episodi ricorrenti di abbuffate incontrollate, seguiti da sentimenti di colpa e disagio. A differenza della bulimia nervosa, nel BED non sono presenti comportamenti di compensazione come il vomito autoindotto o l’uso eccessivo di lassativi. Questo disturbo può avere gravi conseguenze fisiche e psicologiche, incidendo significativamente sulla qualità della vita e sulle capacità lavorative dell’individuo.

Impatto sulla Salute e Funzionalità Sociale

Le persone affette da BED spesso sviluppano condizioni mediche correlate, tra cui:

  • Obesità grave e complicanze metaboliche

  • Diabete di tipo 2

  • Ipertensione

  • Disturbi cardiovascolari

  • Problemi ortopedici

  • Depressione e ansia

Queste conseguenze possono limitare la capacità di svolgere attività quotidiane e lavorative, influenzando la sfera sociale e professionale.

BED e Invalidità Civile

L’invalidità civile in Italia è riconosciuta a coloro che presentano una riduzione permanente della capacità lavorativa a causa di patologie fisiche o psichiche. Il BED, essendo un disturbo alimentare riconosciuto nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), può rientrare tra le patologie per cui si può richiedere l’invalidità.

Per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, il soggetto deve sottoporsi a una visita medico-legale da parte della Commissione Medica dell’INPS, che valuta il grado di compromissione funzionale. In particolare, vengono considerati:

  • Il livello di obesità e le sue complicanze

  • La presenza di comorbilità psichiatriche

  • L’impatto sulle capacità lavorative e di relazione

A seconda della gravità della condizione, il punteggio di invalidità assegnato può variare e, nei casi più severi, si può ottenere l’assegno di assistenza o l’indennità di accompagnamento.

Come Presentare la Domanda

Per richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile per BED, il percorso prevede:

  1. Certificazione Medica: Un medico specialista deve attestare la diagnosi e le ripercussioni sulla vita del paziente.

  2. Domanda all’INPS: Va inoltrata telematicamente con il supporto di un CAF o di un patronato.

  3. Visita Medico-Legale: La commissione valuta il caso e assegna una percentuale di invalidità.

  4. Eventuale Ricorso: In caso di diniego o percentuale insufficiente, si può presentare ricorso entro i termini stabiliti.

Il Disturbo da Binge Eating non è solo un problema di alimentazione, ma una patologia seria con un forte impatto sulla salute fisica e mentale. Il riconoscimento dell’invalidità civile per chi ne soffre può rappresentare un supporto fondamentale, garantendo accesso a cure adeguate e aiuti economici.

Se si ritiene di essere affetti da BED e la propria condizione limita significativamente la qualità della vita, rivolgersi a un medico specialista e informarsi sui propri diritti è il primo passo per ottenere il giusto riconoscimento e supporto.

Classificazione Secondo l’ICD-10

Nel sistema di classificazione internazionale delle malattie (ICD-10), il disturbo da binge eating viene classificato sotto:

  • F50.9 – Disturbo dell’alimentazione, non specificato: In ICD-10, il BED non ha un codice specifico come nell’ICD-11, ma rientra nelle categorie generali dei disturbi dell’alimentazione.

  • F50.8 – Altri disturbi dell’alimentazione: Può essere usato per includere condizioni alimentari clinicamente significative non coperte da anoressia o bulimia.

  • E66.0 – Obesità da eccessivo apporto calorico: Può essere applicato nei casi in cui il BED porta a obesità significativa.

    Classificazione Secondo l’ICD-11

    Nel sistema di classificazione internazionale delle malattie (ICD-11), il disturbo da binge eating ha una codifica specifica:

    • 6B61 – Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder): In ICD-11, il BED è riconosciuto come un disturbo distinto, separato dall’anoressia e dalla bulimia, caratterizzato dalla ricorrenza di abbuffate senza comportamenti compensatori inappropriati.

    Questa classificazione aggiornata consente una maggiore precisione diagnostica e facilita l’accesso a trattamenti specifici per la condizione.

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