Il Disturbo Esplosivo Intermittente (DEI) è una condizione psichiatrica caratterizzata da episodi ricorrenti di impulsività e aggressività sproporzionata rispetto agli stimoli scatenanti. Questo disturbo è classificato nell’International Classification of Diseases (ICD-11) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) all’interno dei disturbi del controllo degli impulsi.
Caratteristiche principali
Le persone affette da DEI presentano episodi ricorrenti di aggressività verbale o fisica, che possono includere:
Scatti di rabbia improvvisi
Distruzione di oggetti
Violenza fisica contro persone o animali
Minacce o insulti estremi
Questi episodi sono generalmente impulsivi, non premeditati e non mirano a ottenere un vantaggio personale. Dopo l’esplosione di rabbia, il soggetto spesso sperimenta sensi di colpa o rimorso.
Criteri diagnostici secondo l’ICD-11
L’ICD-11 definisce il Disturbo Esplosivo Intermittente attraverso i seguenti criteri:
Episodi ricorrenti di perdita di controllo sugli impulsi aggressivi, con attacchi sproporzionati rispetto agli stimoli.
Impatto negativo sul funzionamento personale, sociale o lavorativo.
Assenza di altre condizioni mediche o psichiatriche (ad esempio, disturbi dell’umore o abuso di sostanze) che possano spiegare il comportamento aggressivo.
Cause e fattori di rischio
Le cause del DEI non sono ancora completamente comprese, ma i principali fattori di rischio includono:
Fattori genetici: predisposizione familiare a comportamenti impulsivi.
Alterazioni neurologiche: anomalie nei circuiti cerebrali responsabili della regolazione delle emozioni.
Fattori ambientali: esposizione a violenza durante l’infanzia, abuso o trascuratezza.
Diagnosi differenziale
Il DEI deve essere distinto da altri disturbi con manifestazioni simili, come:
Disturbo antisociale di personalità
Disturbo bipolare (episodi maniacali con irritabilità)
Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
Disturbi dell’uso di sostanze
Trattamento
Il trattamento del Disturbo Esplosivo Intermittente combina approcci psicoterapeutici e farmacologici:
Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): aiuta i pazienti a riconoscere e gestire i trigger emotivi.
Tecniche di rilassamento e mindfulness: per migliorare l’autoregolazione emotiva.
Farmaci: gli stabilizzatori dell’umore, gli antidepressivi (SSRI) e alcuni antipsicotici atipici possono essere prescritti nei casi più gravi.
Il Disturbo Esplosivo Intermittente è una condizione che può compromettere seriamente la qualità della vita. La diagnosi precoce e un trattamento adeguato possono aiutare a ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi di aggressività, migliorando il benessere del paziente e delle persone intorno a lui.
Se sospetti di soffrire di DEI o conosci qualcuno con questi sintomi, è fondamentale consultare uno specialista della salute mentale.

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