L’isterectomia totale è un intervento chirurgico che prevede la rimozione completa dell’utero, spesso associata anche all’asportazione della cervice. In alcuni casi, possono essere rimossi anche le ovaie e le tube di Falloppio. Questo tipo di intervento può essere necessario per il trattamento di patologie ginecologiche gravi, come tumori maligni, fibromi uterini di grandi dimensioni, endometriosi severa o emorragie incontrollabili. Tuttavia, quando eseguito in età fertile, comporta conseguenze significative per la salute fisica e psicologica della donna, tra cui la perdita della fertilità e possibili squilibri ormonali.
Conseguenze dell’Isterectomia Totale in Età Fertile
L’isterectomia totale in una donna in età fertile ha un impatto profondo sulla sua qualità di vita. Tra le principali conseguenze troviamo:
Infertilità irreversibile: la donna non potrà più avere figli naturalmente.
Squilibri ormonali: se l’intervento comporta anche la rimozione delle ovaie (ovariectomia), si verifica una menopausa chirurgica precoce con sintomi come vampate di calore, osteoporosi e calo della libido.
Impatto psicologico: molte donne possono sperimentare ansia, depressione o disturbi dell’umore legati alla perdita della fertilità e ai cambiamenti ormonali.
Modificazioni fisiche: possibile aumento di peso, secchezza vaginale e alterazioni del metabolismo.
Invalidità Civile e Percentuale di Riconoscimento
Nel sistema sanitario e previdenziale italiano, l’isterectomia totale può dare diritto al riconoscimento di una percentuale di invalidità civile, che dipende dall’entità dell’intervento e dalle conseguenze sulla salute generale della paziente.
Secondo le tabelle ministeriali per l’accertamento dell’invalidità civile (DM 5 febbraio 1992), le percentuali variano in base alle condizioni associate:
Isterectomia totale senza annessiectomia (rimozione delle ovaie): invalidità riconosciuta del 35%.
Isterectomia totale con annessiectomia bilaterale: invalidità riconosciuta tra il 40% e il 50%, a seconda delle conseguenze cliniche (es. menopausa precoce e osteoporosi).
Presenza di patologie correlate (es. neoplasie, endometriosi severa, complicazioni post-operatorie gravi): il punteggio può aumentare in base alla valutazione medica.
Per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, è necessario presentare domanda all’INPS, allegando la documentazione medica che attesti l’intervento subito e le conseguenze sulla salute.
L’isterectomia totale in età fertile rappresenta un evento che ha ripercussioni importanti sulla vita di una donna, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Il riconoscimento di una percentuale di invalidità civile dipende dalle condizioni specifiche della paziente e dalla presenza di ulteriori complicazioni. Per un supporto adeguato, è consigliabile rivolgersi a un medico specialista e a un patronato per l’assistenza nella presentazione della domanda di invalidità.

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