L’articolo 35 della Costituzione italiana rappresenta uno dei pilastri fondamentali del principio lavoristico su cui si fonda la Repubblica. Esso recita:
“La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Tutela il lavoro italiano all’estero.”
Questo articolo si articola in quattro commi, ognuno dei quali esprime un impegno concreto dello Stato nella promozione e protezione del lavoro.
1. La tutela del lavoro in tutte le sue forme
Il primo comma sottolinea un principio universale: la tutela del lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Questo implica che lo Stato si impegna a proteggere non solo il lavoro dipendente, ma anche il lavoro autonomo, il lavoro intellettuale, quello manuale, agricolo, industriale e ogni altra espressione dell’attività lavorativa. Il riconoscimento del valore del lavoro è il fondamento della dignità dell’individuo, e questa norma si collega direttamente all’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”
2. Formazione e crescita professionale
Il secondo comma pone l’accento sulla formazione e sull’elevazione professionale dei lavoratori. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, lo Stato ha il dovere di fornire ai cittadini gli strumenti per aggiornarsi, migliorarsi e adattarsi alle trasformazioni economiche e tecnologiche. Ciò si realizza attraverso il sistema educativo, la formazione professionale, i corsi di aggiornamento e il sostegno all’apprendimento continuo.
3. Impegno internazionale
Il terzo comma estende la visione della Repubblica oltre i confini nazionali, affermando che essa promuove e favorisce accordi internazionali volti a regolare e difendere i diritti dei lavoratori. Questo principio ha ispirato la partecipazione dell’Italia a numerose organizzazioni, come l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e l’Unione Europea, contribuendo all’elaborazione di normative comuni in tema di diritti, sicurezza e dignità del lavoro.
4. Protezione dei lavoratori italiani all’estero
Infine, il quarto comma stabilisce la tutela del lavoro italiano all’estero. Si tratta di una disposizione che riconosce l’importanza della tutela dei diritti anche per i lavoratori emigrati, che hanno spesso rappresentato una componente significativa della forza lavoro italiana nel mondo. Lo Stato, attraverso consolati, ambasciate e accordi bilaterali, è chiamato a garantire condizioni dignitose e giuste per questi cittadini.
L’articolo 35 della Costituzione non è solo una dichiarazione di principio, ma una guida concreta per l’azione dello Stato nel campo del lavoro. In un’epoca di profonde trasformazioni, dal digitale alla globalizzazione, esso rappresenta un ancoraggio etico e giuridico che afferma il valore della persona e della sua attività lavorativa come elementi centrali della vita democratica e civile.

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