L’articolo 60 della Costituzione italiana: la durata delle Camere

L’articolo 60 della Costituzione stabilisce:

«La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni.
La durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra.»

Significato e contenuto

L’articolo disciplina la durata in carica delle Camere, cioè il periodo per cui i deputati e i senatori restano in Parlamento dopo essere stati eletti. In particolare:

• la durata ordinaria è fissata in cinque anni;

• la proroga è ammessa solo in via eccezionale, mediante legge, e soltanto in caso di guerra.

Ratio della norma

Questa disposizione risponde a esigenze di democrazia e garanzia:

• il Parlamento deve avere una durata predeterminata, per consentire al popolo di rinnovare periodicamente i propri rappresentanti;

• si evita il rischio che una maggioranza parlamentare proroghi arbitrariamente il proprio mandato;

• la proroga in caso di guerra garantisce invece la continuità delle istituzioni in situazioni di emergenza nazionale.

Applicazione storica

• In Italia la regola dei cinque anni è stata rispettata nella maggior parte dei casi, ma nella pratica le legislature sono spesso terminate prima della scadenza naturale a causa di scioglimenti anticipati delle Camere.

• L’ipotesi di proroga per guerra non si è mai verificata dalla nascita della Repubblica ad oggi.

Confronto con altri ordinamenti

• In molti Paesi europei il mandato parlamentare ha una durata simile (in genere 4 o 5 anni).

• La particolarità italiana sta nella previsione costituzionale del limite rigidissimo alla proroga, possibile solo in caso di conflitto armato.

L’articolo 60 è fondamentale per l’equilibrio democratico: assicura un ricambio regolare dei rappresentanti del popolo e impedisce derive autoritarie. Allo stesso tempo, introduce una clausola di emergenza che tutela la stabilità istituzionale nei momenti più critici della vita nazionale.