L’articolo 75 della Costituzione italiana recita:
“È indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.”
Significato e funzioni
L’articolo 75 introduce nel nostro ordinamento il referendum abrogativo, una delle forme più significative di democrazia diretta.
Oggetto del referendum
Si può chiedere l’abrogazione, cioè la cancellazione totale o parziale, di una legge o di un atto con valore di legge.
Non è invece possibile abrogare norme su materie delicate e fondamentali:
leggi tributarie e di bilancio,
leggi di amnistia e indulto,
leggi di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali.
Chi può richiederlo
Almeno 500.000 elettori (attraverso la raccolta di firme), oppure
Almeno 5 Consigli regionali.
Chi partecipa
Tutti i cittadini con diritto di voto per la Camera dei deputati.
Condizioni di validità
Deve votare la maggioranza degli aventi diritto (quorum).
L’abrogazione passa solo se ottiene la maggioranza dei voti validamente espressi (più “Sì” che “No”).
Legge attuativa
Le modalità concrete del referendum sono disciplinate dalla legge n. 352 del 25 maggio 1970.
Importanza dell’articolo 75
Questo articolo ha un valore fondamentale perché:
consente ai cittadini di partecipare direttamente alla vita politica, influenzando la legislazione;
rappresenta un contropotere nei confronti del Parlamento, permettendo al popolo di correggere o annullare leggi impopolari;
rafforza il principio di sovranità popolare sancito dall’articolo 1 della Costituzione.
Esempi concreti
Nella storia della Repubblica italiana, il referendum abrogativo è stato uno strumento importante. Alcuni casi famosi:
1974: conferma della legge sul divorzio (referendum promosso per abrogarla, ma la maggioranza votò “No”).
1993: abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti e della legge elettorale proporzionale pura.
2011: abrogazione di norme su nucleare, acqua pubblica e legittimo impedimento.
L’articolo 75 rappresenta un pilastro della democrazia italiana:
bilancia la rappresentanza parlamentare con la partecipazione diretta del popolo;
rafforza il controllo dei cittadini sulle scelte legislative;
contribuisce a rendere viva e concreta la sovranità popolare.
Il referendum abrogativo, pur con limiti e vincoli, rimane uno degli strumenti più significativi attraverso cui i cittadini possono incidere attivamente sul sistema politico e normativo.

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