L’articolo 78 della Costituzione italiana recita:
“Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari.”
Significato
Questa disposizione stabilisce che la decisione di dichiarare lo stato di guerra spetta esclusivamente al Parlamento, cioè alle due Camere riunite.
Si tratta di una scelta coerente con i principi democratici: una decisione tanto grave come l’ingresso in guerra non può essere rimessa al solo Governo, ma deve derivare dalla volontà dell’organo rappresentativo del popolo.
La procedura
Deliberazione parlamentare: le Camere votano la dichiarazione dello stato di guerra.
Conferimento dei poteri al Governo: una volta deliberato lo stato di guerra, al Governo vengono attribuiti i poteri necessari per condurre le operazioni militari e gestire la situazione emergenziale.
Ruolo del Governo: diventa l’organo operativo, ma sempre nel rispetto dei principi costituzionali e delle leggi approvate dal Parlamento.
Contesto storico e costituzionale
La norma va letta alla luce della storia italiana: la Costituzione fu redatta poco dopo la Seconda guerra mondiale, in un clima di rifiuto dell’autoritarismo e dell’interventismo militare del fascismo.
Per questo i costituenti vollero:
riaffermare la centralità del Parlamento in decisioni di grande rilievo;
evitare che il potere esecutivo potesse da solo trascinare il Paese in guerra.
Inoltre, l’articolo 11 della Costituzione sancisce il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, ammettendo però la possibilità di partecipare a conflitti armati per legittima difesa o nell’ambito di obblighi internazionali (es. ONU, NATO).
Applicazioni pratiche
L’Italia, dal 1948 in poi, non ha mai formalmente dichiarato lo stato di guerra ai sensi dell’articolo 78.
Le missioni militari italiane all’estero sono state invece autorizzate dal Parlamento tramite leggi speciali di autorizzazione e finanziamento, inquadrandole come operazioni di peacekeeping, interventi umanitari o missioni in ambito di alleanze internazionali.
Considerazioni finali
L’articolo 78 rappresenta una delle massime garanzie democratiche della Costituzione:
sottrae al Governo la possibilità di dichiarare autonomamente la guerra;
mantiene nelle mani del Parlamento la decisione politica suprema;
consente al Governo di agire solo dopo aver ricevuto un preciso mandato parlamentare.
In questo modo, la Carta costituzionale assicura che l’Italia non possa entrare in guerra senza un ampio consenso democratico e nel rispetto dei principi di pace e cooperazione internazionale sanciti dalla Costituzione.

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