L’articolo 91 chiude la sezione della Costituzione dedicata al Presidente della Repubblica disciplinando un momento solenne e simbolicamente fondamentale: il giuramento del Capo dello Stato al momento dell’assunzione delle sue funzioni.
Testo dell’articolo 91
“Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune.”
Analisi e Significato
1. Il momento del giuramento
Il giuramento è l’atto che sancisce formalmente l’inizio del mandato presidenziale.
Si svolge davanti al Parlamento in seduta comune, l’organo che ha eletto il Presidente (insieme ai delegati regionali).
È un atto pubblico e solenne, che conferma la centralità del Parlamento come rappresentanza della sovranità popolare.
2. Il contenuto del giuramento
Il Presidente si impegna a:
essere fedele alla Repubblica, intesa come ordinamento democratico e unitario,
osservare e far osservare la Costituzione, custode dei valori fondamentali e delle regole democratiche.
Il giuramento non è una semplice formula rituale, ma un vincolo politico e morale che lega il Presidente alla Carta costituzionale e all’intero popolo italiano.
3. Valore giuridico e politico
Giuridicamente, il giuramento è la condizione necessaria affinché il Presidente possa esercitare i suoi poteri: senza giuramento, l’incarico non diventa operativo.
Politicamente, rappresenta un momento di forte unità nazionale, in cui il Capo dello Stato si presenta non come espressione di una parte, ma come garante di tutti i cittadini.
Funzione istituzionale
Il giuramento:
rafforza l’idea del Presidente come custode della Costituzione,
sottolinea la sua neutralità politica,
segna il passaggio dal ruolo di “candidato eletto” a quello di Capo dello Stato in carica.
È anche una cerimonia che contribuisce a dare legittimazione morale e simbolica al Presidente, oltre che legale.
Prassi storica
Nella storia repubblicana, il giuramento presidenziale è stato sempre accompagnato da un discorso di insediamento davanti alle Camere.
Questi discorsi hanno spesso segnato l’inizio di una nuova fase politica e sono stati momenti di alta retorica istituzionale.
Celebre, ad esempio, il discorso di Sandro Pertini (1978), improntato a forti valori democratici e morali, o quello di Carlo Azeglio Ciampi (1999), con un richiamo all’identità nazionale ed europea.
Anche Sergio Mattarella, nei suoi due insediamenti (2015 e 2022), ha sottolineato il ruolo del Presidente come garante dell’unità e della Costituzione.
Conclusione
L’articolo 91 della Costituzione sancisce il momento più solenne della vita istituzionale italiana: il giuramento del Presidente della Repubblica.
Attraverso questo atto, il Capo dello Stato si impegna solennemente davanti al Parlamento e alla Nazione a rispettare e difendere la Costituzione, rafforzando il legame tra istituzioni, popolo e principi democratici.
È il sigillo che trasforma l’elezione in pieno esercizio del mandato, ribadendo che la massima carica dello Stato è sempre e soltanto al servizio della Repubblica e della sua Carta fondamentale.
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