L’invalidità civile è un riconoscimento concesso dallo Stato italiano a coloro che, a causa di una o più patologie, vedono compromessa la loro capacità lavorativa o il normale svolgimento delle attività quotidiane. Nel processo di valutazione dell’invalidità, particolare importanza rivestono le patologie concorrenti e coesistenti, che possono influenzare il grado di invalidità riconosciuto.
Cosa si intende per patologie concorrenti e coesistenti?
Le patologie concorrenti e coesistenti sono condizioni mediche che si manifestano contemporaneamente in un individuo e che, pur avendo un impatto distinto sulla salute, vengono valutate nel loro insieme per determinare il grado di invalidità. Tuttavia, la loro somma non è puramente aritmetica, bensì basata su un principio di compensazione e sinergia degli effetti.
Patologie concorrenti
Le patologie concorrenti sono quelle che derivano dalla stessa causa o che sono strettamente collegate tra loro, aggravando il quadro clinico complessivo. Ad esempio:
Diabete mellito e le sue complicanze (retinopatia, nefropatia, neuropatia)
Patologie cardiovascolari associate a ipertensione
Malattie reumatiche con compromissione articolare
In questi casi, la valutazione dell’invalidità tiene conto della progressione della patologia principale e delle sue conseguenze secondarie.
Patologie coesistenti
Le patologie coesistenti, invece, sono condizioni che non hanno un legame diretto tra loro ma che incidono contemporaneamente sullo stato di salute della persona. Ad esempio:
Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e osteoporosi
Insufficienza renale cronica e disturbi psichiatrici
Sindrome di Down e cardiopatie congenite
In questi casi, l’INPS adotta un criterio di valutazione combinata, considerando la compromissione complessiva e l’impatto sulle capacità residue del soggetto.
Come viene calcolata l’invalidità civile in presenza di più patologie?
L’INPS utilizza il criterio riduzionistico per calcolare la percentuale di invalidità in presenza di più patologie. Questo metodo prevede che:
Venga assegnata una percentuale di invalidità per ciascuna patologia in base alle tabelle ministeriali.
La patologia più grave sia considerata come base di calcolo.
Le altre patologie vengano aggiunte con un criterio di riduzione progressiva, ossia applicando un coefficiente di diminuzione in base alla capacità residua.
Esempio di calcolo:
Cardiopatia ischemica: 50%
Artrosi grave: 30%
Retinopatia: 20%
La percentuale finale non sarà 100% (50+30+20), ma verrà calcolata considerando le patologie in modo decrescente con il criterio riduzionistico.
Importanza della documentazione medica
Per ottenere il giusto riconoscimento dell’invalidità civile, è fondamentale presentare una documentazione clinica completa e aggiornata, comprendente:
Referti specialistici
Esami diagnostici
Certificati medici
Relazioni di medici curanti
Le patologie concorrenti e coesistenti giocano un ruolo determinante nella valutazione dell’invalidità civile, influenzando il grado di invalidità riconosciuto e l’eventuale accesso ai benefici previsti dalla legge. Una corretta valutazione medica e burocratica è essenziale per garantire il giusto supporto a chi ne ha diritto

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